Fiducia: il coraggio di andare oltre la mente

“Il modo migliore per scoprire se ci si può fidare qualcuno è di dargli fiducia”.
(Ernest Hemingway)

 

Salgo in auto con un pizzico di diffidenza, incerta se fidarmi più dell’istinto o delle parole del papà che, infinite volte, mi ha ripetuto di non dare troppa confidenza agli estranei e, soprattutto, di non salire in macchina con una persona che, per quanto di bell’aspetto e apparentemente seria, hai conosciuto solo poche ore prima.

A mia discolpa, posso dire che è proprio grazie ad gesto un filo sconsiderato come l’autostop che i miei genitori si sono conosciuti, innamorati e poi sposati.

Il viaggio in treno mi aveva in realtà dato la possibilità di conoscere meglio l’Uomo del Mistero che, con acume e pacatezza, ha allietato le sei, lunghe, ore che da Napoli mi hanno riconsegnata all’elegante Torino.

Per questo il tragitto nel traffico dell’ora di punta è sembrato la naturale prosecuzione di un dialogo nato per caso e che ha aperto inaspettate opportunità di collaborazione professionale: un esempio di sincronici ben riuscita, dunque!

Gli spunti su cui riflettere sono stati numerosi: dal gioco alla menzogna, dal meteo all’etica, dalle posizioni ideali in cui mettere il trolley per permettergli di viaggiare in modo confortevole alla fortuna, che sorride a chi sa che gli eventi esterni sono lo specchio dell’interiorità.

Senza dunque voler inneggiare alla sconsideratezza e senza suggerire che la razionalità vada bandita dal regno della magia, propongo invece di imparare a fidarci di un’altro tipo di saggezza, che di certo non esclude gli insegnamenti dei nostri avi (tecnicamente, anzi, ho seguito quasi alla lettera il loro modello di comportamento), ma che ci mette in contatto con una dimensione nella quale i fili della realtà materiale rispondono a logiche che oltrepassano la comprensione della mente.

Ed è proprio sulla fiducia che ho avuto modo di riflettere nei giorni successivi, quando, scendendo con grazia discutibile dai sentieri di montagna, ho realizzato che, lasciandomi andare e seguendo un metodo (questa volta realmente sicuro e collaudato), le pietre possono diventare estensione di sé e delineare una strada chiara e priva di ostacoli.

Con gratitudine per gli incontri inattesi e con fiducia nelle sensazioni della pancia, del cuore e della testa,

Valeria