Fantasie, immagini e ricordi di un momento ancora da vivere

“Tuttavia provava il bisogno di udire parole, parole, come ai primi tempi, e portarsele di là, in cucina, a farle compagnia durante la giornata”.
(Alba de Céspedes)

 

La giornata inizia con qualche bacio e molte coccole.

Non servono grandi parole discorsi profondi per dirci quanto stiamo bene e quanto, entrambi, desideriamo assaporare appieno il momento.

E’ domenica e il ritmo dei pensieri, al pari di quello delle azioni, è rallentato, ma non per questo perdiamo l’occasione di porci reciprocamente domande che ci aiutino a conoscere l’altro e a passare dall’immagine mentale che ci siamo costruiti – frutto dell’intuizione, della fantasia, ma anche dei ricordi condivisi durante il tempo trascorso insieme – ad un quadro più realistico e, proprio per questo, più affascinante.

Hayat mi sfiora il viso e con un filo di voce mi confessa di non ricordare quanto tempo sia passato dall’ultima volta in cui si è sentito così bene e di come si stupisca nell’aver lasciato alle spalle la sensazione di dover costantemente correre da qualche parte per sfuggire il momento presente.

Ed io, a mia volta, gli chiedo come faccia a trovare sempre il modo giusto per far breccia dentro di me e se sia consapevole di quanto, lo stare insieme, mi faccia sentire bene.

Nel ripercorrere i momenti più intensi di questi ultimi giorni, ci stupiamo di quanto forte sia la sintonia tra noi, di quanto simili siano i nostri desideri e di come, grazie all’altro, stiamo scalfendo una superficie che ci ha permesso di ripararci dalla sofferenza, ma che, nel tempo, è diventata una barriera che ha impedito ai sentimenti di scorrere e all’amore di fluire.

I ricordi vanno al primo bacio che ci siamo scambiati, ma anche alla tappa notturna al supermercato per soddisfare l’improvvisa voglia di cioccolato, alla signora del negozio che ha voluto sapere ogni cosa della sua vita, al pic-nic in riva al fiume che ha portato intimità in un rapporto che si è fatto da subito profondo e sorprendente.

Spero, allora, con questa poche righe di riuscire a raccontare quanto il darsi all’altro sia, prima di tutto, nutrire se stessi e di come, quando la relazione è sincera, rispettosa dell’altro e forte, nessun ostacolo sembra potersi porre tra il momento dei saluti e quello in cui, con un’emozione ancora più grande, ci ritroveremo abbracciati.

Con infinita gratitudine per averti incontrato e con il desiderio di rivederti presto, forse qui, forse in un qualunque altro posto, ti auguro buon viaggio e spero che nelle mie parole tu possa trovare un buon compagno di viaggio lungo il tragitto che ti porterà dall’Italia alla tua prossima meta.

Val