Dall’esterno all’interno: la moda come veicolo di auto-esplorazione

“Moda: Io sono la moda, tua sorella. Morte: Mia sorella? Moda: Sì, non ricordi che tutte e due siamo nate dalla Caducità?”
(Giacomo Leopardi)

 

Chi ero e chi sono oggi?

Tra le varie suggestioni proposte al corso di Fashion Philosophy, c’è anche una traccia che permette di identificare i principali cambiamenti avvenuti a livello fisco, caratteriale e stilistico e che, di fatto, ci rendono qualcosa di diverso dalla persona che siamo stati e, nella quale, magari, ancora oggi ci identifichiamo.

Se le tendenze del mercato, quelle che troviamo sulle riviste di moda, quelle che decretano la vittoria di una sfumatura di colore o di un tessuto, inevitabilmente condizionano – in modo più o meno consapevole – le nostre scelte di consumatori, è altrettanto vero che ognuno ha la libertà di dare un tocco personale al proprio look e la possibilità di divertirsi ad essere una o più delle anime che ci popolano.

Anche per questo la moda può essere un veicolo per osservarsi, conoscersi e scoprire, magari, di poter essere “altro” da ciò che l’abitudine ci spinge a credere.

Non perchè ci sia qualcosa in noi da modificare o correggere o un ideale a cui aspirare, ma perchè, quando si inizia il viaggio alla scoperta di sè, ciò che spesso si trova è una varietà di personalità a cui, per motivi che i filosofi ancora provano a spiegare, diamo un unico nome.

Ma la verità è che siamo diversi: esperienze, persone, conoscenze, ci rendono esseri in continua evoluzione, in perenne cambiamento.

E allora perchè limitarsi? Perchè rifiutare a priori uno dei nostri “io”, quando, la loro totale accettazione – ovviamente non patologica! – dona, invece, nuova luce alla giornata? Perchè, dunque, non sfruttare il potenziale creativo della moda, intesa come veicolo attraverso cui vestire le sfumature dell’anima?

Ogni laboratorio, dunque, sarà esso stesso diverso, proprio come chi lo conduce e ogni volta i partecipanti avranno la possibilità di fare esperienza di diverse modalità di “fare filosofia”.

Dagli esercizi di counselling alle pratiche immaginali, dall’arte del rammendo giapponese alle più ortodosse analisi sul linguaggio: ogni esperienza dei corsi di Fashion Philosophy e dell’intero percorso “Philosophers in dialogue with the world“, diventerà quindi l’occasione per coniugare coinvolgimento emotivo, analisi filosofica e, ovviamente, incontro, scambio, arricchimento grazie al pensiero e alla presenza degli altri.

Grazie, allora, per la bella giornata tra moda e filosofia e arrivederci a presto!

Valeria