“Una buona testa e un buon cuore sono una combinazione formidabile. Ma quando ci aggiungi una lingua o una penna colta, allora hai davvero qualcosa di speciale”.
(Nelson Mandela)
Abbiamo scelto il tema della cura come filo conduttore di questo ciclo di laboratori filosofici a scuola.
Ne abbiamo discusso con le insegnanti, convenendo che, data la particolare situazioone che stiamo attraversando, fosse opportuno mettere a disposizione dei ragazzi tutti gli strumenti che la filosofia offre per vivere meglio.
Stiamo quindi lavorando tanto sullo sviluppo delle abilità di pensiero, come normalmente si fa nei percorsi di Philosophy for Children, quanto su una dimensione più introspettiva della ricerca filosofica, quella che, appunto, va nella direzione della cura di sè.
Si mette allora al centro del dialogo il proprio vissuto, lasciando che idee, emozioni, esperienze trovino adeguato spazio, ma, ad un certo punto, si invitano anche i ragazzi a trascendere il piano strettamente personale per ampliare i propri orizzonti.
E’ questo ciò che rende il dialogo filosofico: l‘ancoraggio al particolare seguito dalla possibilità di prenderne le distanze per adottare invece una prospettiva più ampia, universale.
E i ragazzi rispondono sempre con interesse e viva partecipazione, consapevoli che, ora più che mai, bisogna lasciarsi nutrire dagli stimoli costruttivi che permettono di fare chiarezza e mantenere maggiore equilibrio.
E viene lor naturale fluire dalla dimensione più ludica dell’attività – quella legata a video, immagini, citazioni, esercizi corporei, ecc… – al dialogo vero e proprio, dando sempre prova di grandi intuizioni e di profondità d’animo e di pensiero.
Con rinnovata fiducia,
Valeria