“Questo sole che cosa può fare? Io non ci credevo, ma posso sognare”.
(Little Tony, Love Boat, sigla)
Spiagge bianche e acque cristalline.
Una fila di palme crea l’atmosfera e garatisce un pò di ombra per ripararsi dal caldo sole di mezzogiorno.
Non so bene come mai, ma scegliamo sempre i momenti meno indicati per passeggiare!
Guardo Filippo con aria sognante e non posso fare a meno di canticchiare la sigla di Love Boat che, senza reale motivo, associo ad Acapulco e a quell’atmosfera da telefilm anni ’80 (vedi Avapulco H.e.a.t.) con cui sono cresciuta e che ha lasciato un inevitabile imprinting nella mia mente.
Chiusa la parentesi canora con sollievo del mio paziente fidanzato, inizia il momento di riflessione ed entrambi sorridiamo pensando che, in fondo, il paradiso potrebbe essere proprio questo: sole, mare e tanta filosofia!
L’oggetto del nostro disquisire è una citazione tratta dall’intervista a Lou Marinoff (padre della consulenza filosofica) che ho scelto come punto di partenza per il caffè filosofico che condurrò il del martedì successivo alla libreria “El Pendulo” a Città del Messico: “Non cercare il paradiso fuori di te: il paradiso è dentro di te“.
Ciò che farmo, durante il laboratorio, sarà provare a mettere tra parentesi le nostre personali opinioni e provare a problematizzare sino ad individuare, attraverso una domanda provocatoria, il punto debole di questa filosofia di vita: è davvero così?
Siamo davvero in grado di essere felici indipendentemente da qualunque evento esterno o circostanza?
E come la mettiamo con i sogni e i desideri dell’anima, quelli che ci guidano e ci spingono all’azione? E’ davvero tanto indifferente per la nostra realizzazione riuscire a soddisfarli? Davvero ogni desiderio è la voce con cui il nostro ego ci parla?
E se, invece, adoperarsi per rendere la nostra vita ricca di esperienze, gioia, relazioni significative fosse parte stessa del vivere in paradiso?
Che posto trovano in una prospettiva che riconduce il proprio benessere al puro mondo interiore la bellezza di un prato fiorito o la meraviglia di uno sguardo che si perde tra le onde? Davvero lo spettacolo di un tramonto sull’oceano o una cena romantica sulla spiaggia sono indifferenti per la pace dello spirito?
Certo, numerosi sono i filosofi che sostengono esattamente questo e che fanno dell’ascetismo e del controllo della mente sui sensi e del dominio dell’uomo sulle sue passioni il cardine del proprio messaggio. E, sicuramente un uomo totalmente schiavo dai suoi desideri vive una condizione infernale più che di betitudine.
Ma, davvero, l’alternativa è uno dei due estremi? O, magari, sulla scorta di Aristotele, si tratta piuttosto di trovare un giusto mezzo?
Ecco ciò che avviene nell’ambito della consulenza filosofica: sotto la guida del consulente, il consultante porta a galla la propria filosofia di vita e, insieme, la si sottopone ad esame, a critica e a riflessione. Per poi poter valutare se le nostre idee siano funzionali al nostro benessere e alla piena realizzazione di sè.
Liberi da giudizi e dottrine, nella seduta individuale il consulente e il consultante si confrontano con schiettezza e libertà sui temi che stanno a cuore al consultante e che, in vari modi, egli ritiene fondamentali per il proprio cammino.
Obiettivi del percorso: riflettere, esaminare, verificare, allenare la mente, agire con maggiore consapevolezza, costruire la propia vita in conformità alle proprie idee e al proprio volere.
Info su corsi e consulenze e appuntamenti: Valeria
https://www.youtube.com/watch?v=cxQcsXhKlgY