Sui problemi, sulla mancanza, sulle risorse

Problema: ci sono cinque collaboratori ad una fiera e tu li devi (e li vuoi, soprattutto) sfamare tutti: come fai?

No, non è un indovinello o un esercizio di logica. E’ la vita vera. E’ uno di quei tanti problemi in cui chiunque si imbatte nel corso della giornata.

Come fare quando le risorse sono scarse e l’obiettivo lo vuoi raggiungere?

Ti ingegni! E chiedi all’universo di inviarti un’idea. Funziona sempre: garantito!

Noi filosofi in questo siamo veri maestri. Platone insegna: il filosofo non è il sapiente, ma l’amante della sapienza. Il sottotitolo è che questa sapienza il filosofo la insegue, ma ancora non la possiede.

La mancanza è strutturale all’essere filosofo.

La mancanza, d’altronde, sembra essere strutturale all’essere umano, che tenta di colmare il vuoto con le cose più disparate prima di accorgersi – o ricordarsi – che la nostra reale è la pienezza, non la mancanza.

Per fortuna il filosofo è anche colui che ama (e non solo la sapienza!) e che possiede le risorse necessarie per procurarsi ciò che ancora non ha.

Per questo, quando nel filosofo si accende la scintilla del desiderio – quando il filosofo vuole qualcosa – la ottiene.

A proposito:  vuoi sapere come ho risolto la questione del cibo?

Vieni a trovarci in fiera a “Fà la cosa giusta!” e lo scoprirai 😉


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